Pubblica Amministrazione e struttura organizzativa
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I punti del presente programma sono consultabili gratuitamente e da chiunque, ma non è consentita la duplicazione. I DIRITTI SONO RISERVATI
Garantire ai cittadini un miglior servizio da parte della pubblica amministrazione, che deve essere facilmente raggiungibile, attraverso un’apertura quotidiana, costante ed anche negli orari pomeridiani, compreso il ricevimento per appuntamento, al fine di ridurre ed azzerare code e tempi di attesa
Garantire la diffusione capillare e la piena funzionalità degli uffici relazioni con il pubblico e trasferirli gradualmente alle dipendenze dirette del ministero della funzione pubblica
Procedere ad una graduale riduzione delle direzioni e posizione organizzative negli enti ed uffici della pubblica amministrazioni per recuperare risorse e maggiore funzionalità
Rivedere i criteri di assegnazioni dei premi di produttività nella pubblica amministrazione, da attribuire almeno il 50% in base agli indici di presenza individuale e il rimanente, sui risultati ottenuti e sul grado di responsabilità ricoperto
In qualsiasi ordine e grado della Pubblica Amministrazione le modifiche dei profili professionale si potranno fare solo ed esclusivamente in base al merito e alle competenze, per quei dipendenti che dimostrino, attraverso prove selettive interne e titoli acquisiti, di garantire una maggiore funzionalità all’ente, prestando particolare attenzione all’uso dell’informatica e delle nuove tecnologie
I componenti degli organismi indipendenti di valutazione incaricati a valutare le performance dei dirigenti e quindi dell’efficienza della pubblica amministrazione, non più attraverso nomina politica, ma mediante sorteggio pubblico e trasparente, al fine di garantire la piena e vera indipendenza dell’organo di controllo
Favorire la mobilità nel pubblico impiego e nei diversi comparti mediante il riconoscimento di indennità specifiche, al fine di distribuire al meglio il personale, per compensare le deficienze e le eccedenze di organico tra enti
Istituzione del portale unico PEC dove saranno riportati tutti gli indirizzi aggiornati dell’Archivio Generale e/o Protocollo di tutti gli enti riconducibili all’apparato burocratico dello Stato comprese le società partecipate, oltre a riportare le singole pec, obbligatoriamente nella Home Page in evidenza nei rispettivi siti istituzionali. Il dialogo tra cittadini ed enti deve avvenire esclusivamente tramite la pec istituzionale in grado di ricevere oltre alla posta elettronica certificata anche la posta elettronica ordinaria
Internalizzazione dei servizi legati a rifiuti ed acqua in capo ai comuni come richiesto dai sindaci, con il personale ricollocato ed assegnato rispettivamente ad ogni singolo ente. La gestione interna, dovrà andare in deroga a norme comunitarie, perché ha una rilevanza sociale, in quanto in gran parte dei casi, soprattutto al Sud Italia è risultata fallimentare, stretta fra fenomeni di corruzione e malaffare
La Protezione Civile deve essere profondamente riorganizzata, recuperando risorse finanziarie da indirizzare a sostegno di organizzazione del volontariato presenti in modo capillare in tutti i comuni d’Italia. Il tutto organizzato prioritariamente tenendo conto delle ormai conosciute zone di rischio ad alluvioni e terremoti nel nostro Paese
Al fine di evitare corruttele e malaffare legati agli interventi di emergenza, procedere all’istituzione presso la Presidenza del Consiglio e disponibile per tutti i ministeri ed enti, un albo, da aggiornare continuamente, delle imprese del pronto intervento, che abbiano i requisiti tecnico-finanziari e di legalità. Un albo attraverso il quale saranno scelte le imprese assegnatarie di commesse pubbliche, con criteri trasparenti, da parte degli enti limitatamente a situazione di emergenza
Predisporre “bandi di gara tipo” chiari e trasparenti, che azzerino la discrezionalità degli addetti ai lavori (focolai del fenomeno della corruzione) oltre a limitare i ricorsi immotivati che ritardano l’inizio e la conclusione dell’opera o la fornitura dei servizi
Azzeramento del precariato nella pubblica amministrazione, attraverso il ricorso a contratti a tempo indeterminato e ove necessario con contratti part-time. Ciò dovrà avvenire nel rispetto dei principi della Costituzione Italiana e dalle leggi dello Stato, con l’impegno che nella pubblica amministrazione si accederà solo ed esclusivamente mediante concorso pubblico
Blocco delle assunzioni nella pubblica amministrazione, per favorire il censimento e il monitoraggio del personale in servizio e procedere alle assunzioni in base al fabbisogno reale, tenendo conto del rapporto costo, efficienza e funzionalità
Procedere alla revoca definitiva dello smart working in tutti gli uffici della pubblica amministrazione comprese le società partecipate pubbliche
Adibire stanze degli enti pubblici maggiormente frequentati a punti di primo soccorso, dotati di attrezzature e strumenti essenziali (defibrillatori, sfigmomanometro etc..) e di personale appositamente formato, con lo scopo di favorire un pronto intervento nei casi straordinari ed urgenti, che possono risultare necessari a salvare la vita
I servizi affidati alle società partecipate devono essere messi sul mercato, cedendo la quota pubblica a soci privati. Il personale in eccedenza, ed in base ai limiti di età, sarà accompagnato alla pensione, il rimanente in mobilità o nei ranghi dell’amministrazione pubblica seguendo procedure selettive previste dalla Costituzione Italiana e dalle leggi dello Stato
Rivedere ruolo, nomina e funzioni del revisore nei conti nei comuni ed enti. Procedere all’abolizione della figura nei comuni al di sotto dei 3 mila abitanti, trasferendo le funzioni al dirigente dell’area economico finanziaria dell’ente
Le Fondazioni e le organizzazioni che ricevono sovvenzioni pubbliche devono pubblicare in un’apposita pagina sul proprio sito istituzionale le somme ricevute da parte degli enti pubblici. Rimane l’intervento pubblico un fatto puramente facoltativo, quindi non obbligatorio e legato allo stato di salute delle casse pubbliche
Intraprendere iniziative concrete sui criteri di selezione di professori e ricercatori universitari, soprattutto al Sud ed in alcuni settori specifici, per porre fine al fenomeno del nepotismo nelle università e nella pubblica amministrazione