Impresa e sviluppo economico

Tu sei qui:

I punti del presente programma sono consultabili gratuitamente e da chiunque, ma non è consentita la duplicazione. I DIRITTI SONO RISERVATI

L’impresa prima di tutto non è uno slogan, ma un principio di cui convincersi e farlo metabolizzare. Lo Stato ha il compito di creare le condizioni favorevoli per fare impresa e professione in Italia, intervenendo a livello normativo per favorire la crescita e la competizione delle aziende italiane in modo da aumentare Pil ed occupazione

Accelerare  i pagamenti delle fatture da parte della pubblica amministrazione, nei confronti di imprese e professionisti in applicazione della direttiva comunitaria e dalle leggi dello Stato, al fine di garantire la sopravvivenza delle aziende e studi professionali,  assicurando la dovuta liquidità per svolgere regolarmente l’attività

Rivedere le norme che regolamentano la materia del rilascio delle autorizzazioni per lo svolgimento di un’attività imprenditoriale. Salvo
per quelle attività legate alla salute e sicurezza pubblica, le attività potranno
aprire su indicazioni e responsabilità dei professionisti e in applicazione delle normative in vigore, lasciando alla pubblica amministrazione il controllo a completamento lavori

Coinvolgere gli istituti di credito al sostegno di un piano di sviluppo nazionale aumentando le rispettive doti finanziaria destinate alle imprese, accelerando le procedure di concessione delle linee di credito con criteri meno stringenti

Sarà stabilito per legge che l’agricoltura italiana riveste interesse prioritario nazionale e quindi non può essere sottoposto a direttive comunitarie che mettono a rischio la qualità, la storia dei prodotti dell’agroalimentare  italiano

Intervenire attraverso il ricorso ad incentivi sotto forma di crediti d’imposta o contributi a fondo perduto per favorire in maniera incisiva l’aggregazione tra imprese e le reti di imprese, cercando di superarne la loro fragilità determinata dalle ridotte dimensioni e dall’isolamento che caratterizza il sistema produttivo italiano

Riscrivere le leggi che regolamentano lo svolgimento dell’attività imprenditoriale nelle sue diverse forme. Occorre soffermarsi nella materia che riguarda la semplificazione degli adempimenti amministrativi e fiscali, ma soprattutto sui requisiti minimi di un  luogo di lavoro, allo scopo di porre fine al degrado di certe attività commerciali e laboratori artigiani/industriali soprattutto quelle gestite da stranieri

Fondo a sostegno dell’innovazione per rafforzare le iniziative innovative sia sul prodotto che sui processi, finanziato attraverso il recupero di risorse derivanti dalla spesa improduttiva, dalle donazioni e dal ricorso al 5 per mille

La registrazione dei brevetti deve essere esentasse, per spingere imprese
e cittadini a credere ed investire nell’innovazione, al fine di ridurre il gap con altri stati come Germania, USA e Cina. Fornire l’assistenza attraverso società e strutture convenzionate per accelerare i processi di realizzazione  dal brevetto, alla prototipazione sino alla produzione industriale

Modificare le leggi di riferimento in materia di privacy e sicurezza nei luoghi di lavoro, rendendole più semplificate esentando quelle con rischio basso, al fine di non appesantire con ulteriori costi le imprese di piccole e medie dimensioni  

Rivedere i criteri e l’istituzione della soglia minima di debito, in materia di irregolarità contributiva, al fine di non penalizzare le imprese nell’esercizio dell’attività, per mancanza di liquidità momentanea

Rivedere l’intera legislazione sui vincoli di diversa natura, che hanno di fatto rallentato ed in tanti casi bloccato, la realizzazione di opere pubbliche e lavori privati, con la conseguenza di una riduzione del prodotto interno lordo e messo in ginocchio il settore edile e tutto l’indotto ad esso collegato

Migliorare la legislazione vigente, al fine di stabilire delle regole più trasparenti possibili, per azzerare definitivamente l’esercizio dei gruppi di
interesse delle grandi aziende sul potere politico

Eliminare tutte le criticità da un punto di vista amministrativo burocratico, che limitano lo sviluppo delle imprese, azzerando gli ostacoli di qualsiasi natura, che ne migliorino le condizioni e lo stato di salute

Favorire l’aggregazione dei consorzi fidi esistenti attraverso incentivi, per renderli più strutturati da un punto di vista patrimoniale ed organizzativo, in un contesto di trasparenza, al fine di proporre alle imprese aderenti prodotti finanziari migliori e a costi minori  

Valorizzare e promuovere i prodotti agroalimentari italiani che non vivono di tutele, ma si configurano come prodotti tipici del territorio. Sostenere prodotti che sono il fiore all’occhiello dell’Italia sia in termini di valore di produzione che di alta qualità sempre più ricercati nel mondo  

Creare a titolo sperimentale nell’entroterra di alcune regioni italiane soprattutto del Sud, le Zone Franche Rurali, per porre fine a delle vere e proprie emergenze sociali, come il continuo spopolamento, la crisi cronica dei consumi di beni e servizi, con conseguente mortalità di tante piccole e medie imprese

Istituire la giornata nazionale dedicata alle imprese e agli imprenditori italiani e denominata “IMPRESA ITALIA”, al fine di dare giusta riconoscenza alle categorie produttive italiane

Ripianamento delle passività bancarie, da concordate con gli istituti di credito convenzionati, a costi e tassi vantaggiosi, attraverso le garanzie prestate
dai consorzi fidi e della contro garanzia statale, ​allo scopo di alleggerire il carico finanziario ​delle imprese 

Spostare il livello dei controlli dai produttori italiani, verso quei canali che in Italia e all’estero operano nell’illegalità attraverso la contraffazione di prodotti
e marchi riconducibili al Made Italy, drenando risorse finanziarie e mettendo a rischio posti di lavoro

Riconoscimento indennizzo alle piccole e medie imprese per inadempienze da parte dello Stato, nei casi di realizzazione di opere pubbliche o in caso di incapacità a garantirne la sicurezza impedendo direttamente o indirettamente di fatto lo svolgimento regolare dell’attività imprenditoriale

Incentivare l’aggregazione tra istituti di credito di modeste dimensioni, come le banche di credito cooperativo, strutturandole patrimonialmente, migliorandole le prestazioni, al fine di offrire prodotti finanziari vantaggiosi e continuare ad essere punto di riferimento delle piccole e medie imprese del territorio

Innalzamento limite uso del contante, con riferimento ai livelli europei, in quanto l’applicazione non genera automaticamente evasione, ma
che in ogni caso bisogna guardare ed ​aggredire la grande evasione

Limitatamente agli appalti di importo inferiore a 300 mila euro nei piccoli comuni, potranno essere affidati a bando libero ad imprese con sede legale nel rispettivo comune e iscritti nell’apposito albo